Cicciarelli di Noli in carpione
Si guarda in mare con l’oblò (lo spegiu) finché si scorge una macchia nera. Sono i cicciarelli: pesciolini affusolati, color argento e senza squame. Lunghi pressappoco quanto le dita di una mano, vivono in banchi numerosi e si nascondono sotto la sabbia con movimenti rapidissimi. Risalgono soltanto quando l’acqua è limpida e il sole è alto.
Cicciarelli è il nome “in italiano”: a Noli, da sempre, li conoscono come lussi o lussotti e, da sempre, li pescano con la rete a sciabica.
La sciabica è antichissima: pare l'abbiano portata gli Arabi, in Liguria esiste sicuramente dal 1200.
Li pescano in gruppo: almeno cinque o sei pescatori escono in mare con due barche. Non vanno lontano: è una pesca esclusivamente costiera. Una barca “sta sul pesce”, l’altra lo circonda con la rete, descrivendo una sorta di ferro di cavallo.
A Noli e dintorni sono ancora poche decine i pescatori di cicciarelli e hanno un po’ tutte le età, da ventotto a settant’anni. Ma i clienti sono pochi: soprattutto anziani, spesso vecchi pescatori. Basta spostarsi di qualche chilometro e nessuno ha mai sentito nominare i cicciarelli.
Un vero peccato, perché in carpione sono favolosi e nella fritturina di pesce sono indimenticabili.
Testo tratto da https://www.agriligurianet.it/
Ingredienti
- 1 kg di cicciarelli
- 1 bicchiere di olio EVO
- 2 bicchieri di aceto
- Olio per friggere
- 100 g di farina
- Sale
Istruzioni
- I cicciarelli appena pescati vengono messi ad essiccare leggermente su graticci di legno.
- Dovrebbero perdere almeno il 15-20% di liquido.
- Una volta pronti infarinarli leggermente e friggerli in olio caldissimo, scolarli e asciugare l'unto in eccesso su un foglio di carta da cucina.
- Riporli in vasetti di vetro ricoperti da un'emulsione di olio, aceto e sale.