Stroscia di Pietrabruna
La Stroscia è un capolavoro di gusto e semplicità- vedrete infatti che richiede pochi ingredienti, per un risultato friabile e soprattutto leggero.
E’ il dolce tipico di Pietrabruna (nell’entroterra imperiese), caratteristico per l’impiego di olio extravergine d’oliva al posto del burro.
Le donne anticamente sfornavano delle Strosce completamente naturali, ovvero senza utilizzare lieviti artificiali. Come? All’impasto aggiungevano il “levau”, farina impastata con acqua e lasciata a fermentare per 5 giorni al caldo, sotto varie coperte, nel posto più riparato della casa.
Il nome Stroscia deriva dal termine “strosciare” che in dialetto ligure significa spezzare, rompere; infatti questa torta è talmente friabile che non si può tagliare a fette e per mangiarla si deve rompere con le mani.
E’ un’ottima soluzione per intolleranti alle uova e al lattosio o nelle diete vegane.
Testo tratto da: https://www.cittadellaspezia.com/
Ingredienti
- 250 gr di farina di grano tenero tipo “0”
- 120 gr di olio extra vergine di oliva
- 75 gr di zucchero di canna
- 50gr di mandorle o nocciole tritate (facoltativo)
- 1 cucchiaino di lievito per dolci
- 25 gr di vino dolce
- Scorza di 1 limone non trattato
- 1 pizzico di sale
- Per la decorazione:
- 2 cucchiai di zucchero di canna
Istruzioni
- Mescolare nella terrina la farina con la scorza di limone grattugiata, il lievito, lo zucchero, il sale ed iniziare a impastare con le mani aggiungendo poco alla volta il vino e poi l’olio extravergine di oliva.
- Disporre l’impasto nella tortiera e stenderlo schiacciandolo con le dita, spolverare con lo zucchero di canna.
- Infornare a 180° per 30 minuti circa.
- Appena raffreddata rompere la Stroscia in grossi pezzi e servire con vino dolce, caffè o creme calde, com crema pasticcera o zabaione.
- Si può anche aromatizzare con semini di anice e sambuca oppure con la scorza di un’arancia non trattata e acqua di fiori d’arancio.