Baccilli accomodé (Fave accomodate)
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Categoria
Contorni e verdure
Gli antichi genovesi erano assai previdenti e, nel periodo della raccolta delle fave dall’orto ne lasciavano un certo quantitativo da parte per farle seccare ed utilizzarle in periodi di penuria alimentare. Nasce così l’antica preparazione dei “Baccilli accomodè” (i puristi della lingua scrivono baxilli), da non confondere con i baxilli per lo stoccafisso che invece sono le fave greche.
Ricetta tratta dal libro “La cucina regionale italiana in oltre 5000 ricette” di Alessandro Molinari Pradelli – Newton Compton Editori
Fotografia tratta da Zena a toua
Persone
6
Ingredienti
- kg 2 di fave fresche o g 500 di fave secche
- dl 1 di olio extra vergine di oliva
- una cipolla tritata
- un cucchiaio di salsa di pomodoro, oppure
- 3 pomodori freschi, nettati della pelle e dei semi
- una foglia di alloro
- 2 spicchi di aglio
- un rametto di timo, le sole foglie
- un cucchiaio di foglie di rosmarino tritate
- un bicchiere di vino bianco
- sale e pepe di mulinello
Istruzioni
- Sgusciate le fave e mettetele da parte.
- Se invece impiegate fave secche, allora bisognerà che le mettiate a bagno in acqua fredda almeno la sera precedente; da scolare, sciacquare e scolare di nuovo.
- In un tegame di coccio fate rosolare nell'olio la cipolla tritata, gli spicchi di aglio, anch'essi tritati, la foglia di alloro spezzata, il timo e il rosmarino.
- Appena la cipolla è dorata, unite la salsa di pomodoro diluita nel vino, oppure la sola polpa dei pomodori frantumata con le dita o i rebbi di una forchetta, sempre in compagnia del bicchiere di vino.
- Mescolate più volte, poi versate le fave, abbassate la fiamma, incoperchiate e lasciate cuocere almeno per un paio di ore.
- Regolate di sale e pepe.
- Attenzione che non attacchino, altrimenti potete aggiungere qualche goccio di brodo.
- Servirle calde.